mercoledì 13 ottobre 2010

Che scempio!

Non mi vengono altri termini. Quel che è successo ieri sera mi ha disgustato, per tanti motivi. L'ordine non è di importanza.
L'intrattenimento
Sono tornato a casa, come molti, alle 8 e mezza di sera, dopo una lunga, lunghissima giornata. Aspetto di vedere la partita anche per rilasssarmi un po', e mi devo godere questo spettacolo.
L'uomo che fa quello che vuole
Avrebbe potuto anche sfondare le recinzioni che lo separavano dalla tribuna (in quello stadio, in quel settore ci sono stato), nessuno avrebbe potuto fare niente. Perchè? Perchè c'era un numero troppo basso di forze dell'ordine (che si sono comportate tra l'altro benissimo) per fronteggiare lui e tutti gli altri fanatici. Era previsto casino, e casino è stato. Le forze dell'ordine sono state richiamate (?) magari mentre non erano neanche in servizio, mentre erano a casa, in attesa di vedere la partita in TV. Ma è solo una mia ipotesi. Ad ogni modo erano troppo poche. Basta paragonarle con quelle del G8 di Genova. Lì casino doveva essere (per loro), e casino fu.
Può entrare di tutto
Questo già lo avevamo capito col campionato nostrano. Ma i tornelli, i controlli, il tappo che ci fanno togliere dalla bottiglia di plastica a cosa c***o servono se poi possono entrare mazze, spranghe, fumogeni, petardi, bengala? Mancavano solo pistole e fucili (prossima volta li porteranno) e il pranzo (anzi la cena) era servito.
Il saluto nazionalista dei giocatori (per cercare di far pace con i tifosi)
Senza parole.
La partita che comincia senza alcuni spettatori
Nonostante tutto si fanno gli inni nazionali (fischiato quello serbo dagli italiani e viceversa), il minuto di silenzio (che silenzio non fu) e la partita comincia (per poi finire subito). Condizionato psicologicamente anche l'arbitro, che non espelle un giocatore serbo e non concede un rigore all'Italia per paura (?) di ricadute. Il tutto per 6 minuti, 6 minuti in cui parte degli spettatori aveva già lasciato lo stadio, o per paura o per sdegno.
I ragazzini che se ne vanno mestamente
Erano stati invitati per avvicinare di nuovo il calcio ai giovani, immagino la preoccupazione dei genitori a casa.
La bambina impaurita in mezzo ai tifosi
Probabilmente con i genitori per una minivacanza in Italia, si è trovata in mezzo a questa guerriglia. Orribile. 
Forza i blocchi!
La frase detta da un telecronista (non ricordo chi) a un inviato per avere più informazioni sul fatto che potessero chiudere o meno la trasmissione. 
Maroni fa l'eroe
"Abbiamo evitato una strage". 
Le ricadute sulla psiche degli italiani
Nonostante si tratti di ultranazionalisti serbi, molti tendono e tenderanno a credere che tutti i serbi siano così. Che i serbi mettano a ferro e fuoco una città per il Gay pride (chissà di quale nazionalità erano le persone che lo avevano organizzato) e che si fanno migliaia di chilometri solo per fare casino. E sappiamo quale è il partito che su questi episodi e sulla xenofobia ci marcia alla grande.

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