sabato 2 ottobre 2010

Diamo merito al talento, e all'organizzazione

Oggi sono stato invitato dalla mia ex scuola superiore a partecipare alla premiazione dei migliori alunni dell'Anno Scolastico appena passato. Come ogni anno, vengono premiate le migliori teste calde, ovvero chi ha avuto un punteggio pari o superiore a 90/100. Ci entro a pelo, ma sono molto contento di esserci.
Tra l'altro è una giornata speciale per la nostra scuola: viene inaugurata una nuova ala della scuola, che permetterà di evitare spostamenti di classi nella succursale. Vabbè, siamo orgogliosi di essere stati gli ultimi baluardi allora, anche perchè non si stava poi così male. Tutti vestiti a tono, c'è anche il TG3! Anche i bidelli hanno abbandonato la loro uniforme, per lasciare spazio a delle eleganti (?) camicie.
Ritrovare poi gli ex prof e la mia ex scuola (anche se ex da davvero poco) mi ha dato modo di vedere il tutto da un'altro tipo di prospettiva: il semplice ospite
Della nostra classe siamo solo due, uno dell'altra sezione. Molti di più quelli dell'altro corso, ma sinceramente importa relativamente.
Al momento della premiazione sono presenti i sindaci di due comuni, oltre alla rappresentante della provincia e al preside, ed ad un'altra persona che non ho ben capito chi sia. Il sindaco del mio comune non c'è, ma poco male. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni; a far da cornice un pubblico composto da fotografi, e le classi quarte e quinte.
Inizia a parlare il preside, che presenta la nuova ala. Tocca poi al rappresentante della provincia, che porta i saluti dal Presidente. Il primo sindaco, che non perde tempo facendo campagna elettorale, ed il secondo che spera in un nuovo exploit degli studenti della sua città. E poi parole, e ancora parole. Parole da vendere, da regalare, anche battute (Io fra 100 anni ci sarò di sicuro!), e partono le risate, e gli applausi.
Infine arriva il momento della premiazione: applausi scroscianti, foto a non finire, medaglia e attestato per tutti. Tutti felici e tutto perfetto, almeno per oggi. Poi da lunedì tornerà la solita (?) scuola, quella che conoscevo fino a pochi mesi fa. Quella un po' rozza e un po' informale, ma tanto tanto adorabile (??). Ma magari lo è stata anche oggi, quel che è cambiato, forse, è solo il punto di vista. 

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